231 East 47th Street - Midtown Manhattan.
Qui, il 9 luglio 1962, Andy Warhol inaugurava la Factory, la “fabbrica” che sarebbe diventata il cuore pulsante della sua rivoluzione artistica. La Factory si trovava al quinto pianto di un appartamento industriale e cavalcava in pieno la tendenza che si stava diffondendo in quegli anni nel mondo dell’interior design: mostrare le imperfezioni, far vedere “cosa c’è sotto”, con eleganza e un po’ di irriverenza.
Poi sono arrivati i film e le serie tv americane ed è stata subito invasione di open space eclettici, arredi in legno e ferro, grandi vetrate, mattoni a vista.
Era nato lo stile urban industrial, che oggi si è trasformato in una vera e propria tendenza d’arredo.
Lo stile urban/industriale trova le sue origini nelle riqualificazione delle vecchie aree produttive. L’abbandono di questi grandi edifici ha permesso la riabilitazione e una nuova destinazione d’uso delle strutture.
I newyorkesi sono stati i primi ad attribuire un “valore” residenziale a questa tipologia di edifici; era come voler raggiungere un sogno ben più vicino e realizzabile rispetto alle ville hollywoodiane che si vedevano fino a quel momento.
Tutto il concetto che ruota attorno allo stile industriale è quindi “riqualificare il brutto”, senza nascondere o ristrutturare, ma mostrando il potenziale degli edifici che ospitano le abitazioni.
Le caratteristiche principali sono:
• grandi spazi con ampie vetrate in metallo
• mattoni a vista
• soffitti molto alti
• materiali legati alle funzioni pre-esistenti la riqualificazione
• aboliti i colori vivaci; via libera a vernici effetto cemento, materiali metallici come ferro e rame, abbinati a vetro trasparente e resine
• pavimenti con parquet scuri e invecchiati
Lo stile urban si esprime, insomma, come un mix tra modernità e vintage. A livello di scelte progettuali, questo significa rispettare al meglio lo stato dei luoghi, rinunciando a superfici rifinite e ordinate a favore di materiali ed effetti pittura grezzi.
Gli arredi tipici dello stile industriale, per definizione, cercano di avvicinarsi il più possibile a quello degli stabilimenti produttivi. Ritroviamo così un design estremamente semplice, caratterizzato da linee rette e materiali poveri, ma allo stesso tempo duri e resistenti, come il legno, il cemento e il metallo rivettato.
Ma questo non significa lasciare la casa spoglia ed impersonale.
La semplicità degli arredi si coniuga con decorazioni ricche di eleganza e dal design ricercato: pochi oggetti, ma di classe, in modo da vivere un ambiente in maniera confortevole.
Le decorazioni di singole partizioni o superfici orizzontali come le pavimentazioni, oltre ad essere elementi distintivi e fortemente caratterizzanti il contesto, trovano nell’utilizzo delle vernici effetto cemento un degno alleato per rispettare e ricreare ambientazioni in perfetto stile industrial.
VALPAINT interpreta lo stile industriale con pitture decorative effetto cemento che rappresentano il connubio tra un materiale fortemente urbano e il contesto dentro il quale viene inserito.
L’ effetto cemento VALPAINT, chiamato METEORE 10 CEMENTO, è rappresentato da una proposta decorativa che non si limita solo al classico intonaco effetto cemento, ma viene declinato in svariati effetti decorativi cementizi.
Fra le pitture particolari di questa tipologia troviamo:
• effetto cemento compatto
• effetto cemento large
• effetto cemento slim
• effetto cemento rigato
• effetto cemento levigato
• effetto cemento vintage
Questi tipi di pitture decoratrive rappresentano uno strumento efficace che il progettista ha a disposizione nella definizione di ambienti industrial.
La pittura per creare pareti in cemento per interni, infatti, permette di enfatizzare al meglio lo stile e il design urban, sia come elemento di decorazione ma anche come forte connotazione degli arredi industriali.